
Grazie per quel caldo dicembre
di Sidney Poitier
Nel 1973, negli anni della blaxploitation, esce il secondo film diretto da Sidney Poitier, Grazie per quel caldo dicembre (A Warm December). Poitier nel 1973 è ormai una star di Hollywood, dieci anni prima ha conquistato l’Oscar per la sua interpretazione nel celebre I gigli del campo (Lilies of the Field, 1963) ed è da tutti riconosciuto come il volto inconfondibile dell’Ispettore Tibbs. Nel 1972 Poitier affronta la sua prima prova dietro la macchina da presa, dirigendo il western Non predicare…spara! (Buck and the Preacher, 1972) e subito dopo, nel 1973, dirige la drammatica love story Grazie per quel caldo dicembre che da febbraio è possibile recuperare in occasione dell’uscita dell’edizione home video edita dalla Mondo Home Entertainment.
Il protagonista di Grazie per quel caldo dicembre è Mat Younger, un medico afroamericano vedovo e padre di una bambina. Mat e la figlia vivono a Washington dove Mat lavora all’interno di un suo progetto per portare l’assistenza sanitaria nel sobborghi poveri dove vivono molte persone senza copertura assicurativa e che quindi non possono permettersi di curarsi. Mat e la figlia vanno in vacanza a Londra dove abita e lavora Henry Barlow, amico e collega di Mat. Durante la vacanza londinese Mat incontra, in circostanze misteriose, Cathrine Oswandu, giovane donna affascinante: Mat e Cathrine s’innamorano ma la donna nasconde un segreto destinato a cambiare per sempre il corso delle loro vite.
Grazie per quel caldo dicembre inizia come una spy story ma finisce trasformandosi in una dramma romantico, una storia coinvolgente nella quale però i personaggi sono così perfetti da non essere credibili: Mat è un medico che ha sofferto e trasformato la sua sofferenza in energia propositiva per aiutare chi ha bisogno; la figlia è una ragazzina praticamente priva di difetti, comprensiva e matura, Cathrine è affascinante, intelligente, appassionata e vive con entusiasmo nonostante il suo pesante segreto. Una Londra caotica e vivace e le verdi campagne inglesi sono lo sfondo della struggente love story tra Mat e Cathrine. Le vicende che coinvolgono i due protagonisti sono a loro volta strumento utile per inserire argomenti legati al sociale, il progetto nei sobborghi di Mat, e l’Africa e i suoi nuovi stati che devono costruire le proprie identità nazionali. In Grazie per quel caldo dicembre l’Africa è presente con le sue tradizioni e la sua musica per la quale Poitier è riuscito a ottenere una prestigiosa collaborazione con Miriam Makeba che interpreta il brano Nonqonqo.
Grazie per quel caldo dicembre conferma Poitier come attore intrigante ma la sua regia è priva di uno stile personale e riconoscibile, è molto classica e segue correttamente i canoni della spy story nella prima parte, e del dramma nella seconda. A parte Poitier e Ester Anderson il resto del cast non si fa notare per delle interpretazioni brillanti ma nonostante questo Grazie per quel caldo dicembre rimane un film coinvolgente, un dramma sentimentale che lascia scendere, quasi inevitabilmente, una lacrima. Grazie per qual caldo dicembre non è tra i film più celebri di Sidney Poitier ma è interessante vederlo, o rivederlo, e il dvd ora disponibile offre questa occasione: l’edizione home video è indubbiamente semplice ed essenziale, priva di contenuti speciali e purtroppo priva anche di eventuali sottotitoli, aspetto che non permetterà di usufruire facilmente della versione originale, indubbiamente migliore di quella italiana.
Alice Casalini


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