
Roma FF11. La Caja Vacia
di Claudia Sainte-Luce
Interno notte a due
È proprio una “cassa vuota” quella presentata nella selezione ufficiale del Festival del Cinema di Roma da Claudia Sainte-Luce, giovane regista messicana. Il titolo rispecchia fedelmente l’andamento del film, una cassa anonima inquadrata all’inizio su un carrello trasportatore. La cassa in questione non è altro che la vita della protagonista, la stessa regista, che con chiari spunti autobiografici ci racconta gli spaccati della sua vita quotidiana. Ci racconta il difficile rapporto con il padre, vecchio e malato di demenza senile, brutta malattia degenerativa che lo fa tornare bambino. Il dialogo tra i due è ridotto al minimo, probabilmente non c’è mai stato veramente… Addirittura i ruoli si invertono, ora non è più lui a dire cosa sia giusto, cosa bisogna fare e come comportarsi, ora è lei a prendersi cura di entrambi. Jazmin lo chiama semplicemente Touissant, non si azzarda a chiamarlo papà, rifiuta quasi ogni parentela e somiglianza, tanto da gridargli in faccia “io non ho nulla di tuo…”.
Touissant è interpretato magistralmente dall’afroamericano Jimmy Jean-Louis, già incontrato ne L’Ultima Alba (2003) e in Joy (2015). Il settantenne haitiano vive tra ricordi/allucinazioni più o meno piacevoli che si accavallano a episodi di vita reale, in un miscuglio imperscrutabile con momenti sempre meno frequenti di lucidità, dove alterna dialoghi in francese e inglese. Gli unici suoi veri capisaldi sono la tv a circuito a chiuso che inquadra la porta di casa e le musiche caricate sul telefono cellulare. L’atmosfera è sempre cupa, una scelta fotografica con colori scuri che accentua se possibile la solitudine e la malinconia delle vite di padre e figlia. Lui non si è mai fermato, non ha mai messo radici in alcun posto, e vorrebbe continuare a cambiare, cambiare, cambiare, ma la malattia prende il sopravvento e non lascia altra scelta all’anziano se non quella di andare a vivere insieme alla figlia. Convivenza non facile, dialoghi ridotti al minimo con numerosi scambi di monosillabi. Touissant non riesce a comprendere le abitudini di Jazmin, è troppo lontana dalle sue origini, dalla sua esistenza da eterno girovago, ma alla fine i due troveranno in qualche modo un punto d’incontro.
La Caja Vacia, secondo lungometraggio di Claudia Sainte-Luce (qui in veste anche di sceneggiatrice ed interprete), prima di Roma è stato presentato al Toronto International Film Fest.
Giorgio Sgarbi | 11. Festa del Cinema di Roma


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