

All’opera seconda, Barbosa porta alla Semaine il ritratto straniato ma sentito di un amico studente, dai modi infantili ma anche sottilmente arroganti, scomparso in Malawi al termine di un viaggio estremo intorno al mondo.

Presentato alla sezione Un Certain Regard, "La Belle et la meute" racconta la notte d’incubo di una giovane tunisina, stuprata da due poliziotti e costretta a difendere dignità e incolumità nei confronti di una violenza istituzionale e patriarcale che resiste a ogni cambiamento di regime. Tratto da una storia vera, il film evidenzia tuttavia pecche considerevoli sul piano drammaturgico e della gestione complessiva del set.

Carpignano porta alla Quinzaine la sua opera seconda, che aggiorna la sua saga su un pezzo d’Italia minore, divisa tra microcomunità in conflitto. "A Ciambra" è una tranche de vie intensa e coinvolgente, inserita in un progetto di narrazione interminabile, che rifugge da facili sociologismi e finali consolatori.

Peele, alla suo prima regia, sbanca il box office USA con un popcorn movie che gioca fra horror e commedia e rovescia l’ideologia dell’America postrazziale di Obama, costruendo un congegno narrativo e audiovisuale teso quanto efficace.


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